Mercoledì 22 maggio ore 18
presso la Libreria dei Ragazzi Il Mosaico di Imola
Claudia Cervellati
presenta
Ho provato a pensarti, Bacchilega editore
Un libro intenso e commovente, scritto da una maestra di Bologna con una esperienza trentennale.
Claudia Cervellati, Ho provato a pensarti, Bacchilega editore.
Le illustrazioni sono di Giuliana Guasti
"[...] Una mattina qualunque Luca è in giardino, durante la ricreazione: si ferma, interrompe il gioco, rinuncia al suo immancabile ruolo di leader, lo sento che passa delle consegne e si siede all’improvviso, in classe, al suo banco, ansimante per la corsa. Mi preoccupo, gli chiedo se sta bene e mi risponde che sì sta bene, ma deve fare una cosa importantissima. Data la sua tranquillità il suo posto è vicino alla cattedra e dalla mia postazione lo sbircio, di sottecchi. Disegna, mi sembra, una bambina. Chissà cos’ha in mente, mi domando, per fermarsi. Non si è nemmeno tolto la giacca a vento. Mi chiedo cos’abbia di così urgente da disegnare, ma non chiedo, rispetto il suo essere finalmente assorto e me lo gusto.
Che bello che è Luca, sempre; ma quando è assorto, cioè rarissimamente, è ancora più bello, perché è raro vederlo così. Sbuccio il mio mandarino, gliene offro una fettina, lui rifiuta. Il disegno è quasi finito, 12 mi pare. È una bambina che corre leggiadra, vestita a fiori, con le trecce arancioni al vento e un sorriso immenso stampato su quella sua faccina anche un po’ furba. Luca ha disegnato una bambina e basta: è strano davvero. Vedo che scrive sopra una riga in bellissima calligrafia, quella per le occasioni importanti. Ma non voglio leggere, sarà per la sua innamorata di turno? Sarà per la sua mamma? Sarà per chi vuole lui, quindi taccio. Da fuori i suoi amici lo chiamano, bussano alla porta a vetro, ma lui non si volta nemmeno. Ecco, ha finito. Alza lo sguardo e mi sorride, mi dà il foglio e dice: «È per te maestra». Già solamente una pausa per farmi un disegno sarebbe stato un regalo. Ma questo è più di un regalo: è un dono. Lo capisco quando leggendo la scritta all’improvviso leggo nel cuore di Luca una sensibilità che mi commuove.
Sul foglio c’è scritto: «Ho provato a pensarti da piccola e ti ho immaginata così.»
Ma come fa un bambino a farsi venire in mente una dolcezza del genere? Sollevo la testa per sorridergli e per dirgli un grazie speciale, ma è già volato via urlando nel prato."
Che bello che è Luca, sempre; ma quando è assorto, cioè rarissimamente, è ancora più bello, perché è raro vederlo così. Sbuccio il mio mandarino, gliene offro una fettina, lui rifiuta. Il disegno è quasi finito, 12 mi pare. È una bambina che corre leggiadra, vestita a fiori, con le trecce arancioni al vento e un sorriso immenso stampato su quella sua faccina anche un po’ furba. Luca ha disegnato una bambina e basta: è strano davvero. Vedo che scrive sopra una riga in bellissima calligrafia, quella per le occasioni importanti. Ma non voglio leggere, sarà per la sua innamorata di turno? Sarà per la sua mamma? Sarà per chi vuole lui, quindi taccio. Da fuori i suoi amici lo chiamano, bussano alla porta a vetro, ma lui non si volta nemmeno. Ecco, ha finito. Alza lo sguardo e mi sorride, mi dà il foglio e dice: «È per te maestra». Già solamente una pausa per farmi un disegno sarebbe stato un regalo. Ma questo è più di un regalo: è un dono. Lo capisco quando leggendo la scritta all’improvviso leggo nel cuore di Luca una sensibilità che mi commuove.
Sul foglio c’è scritto: «Ho provato a pensarti da piccola e ti ho immaginata così.»
Ma come fa un bambino a farsi venire in mente una dolcezza del genere? Sollevo la testa per sorridergli e per dirgli un grazie speciale, ma è già volato via urlando nel prato."
cervellaticlaudia@gmail.com
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